L’albero, rappresenta la vita!
Partendo proprio da questi presupposti, ho scelto un bellissimo disegno che accompagnasse la diffusione della tecnica di costellazioni familiari di cui mi occupo. Nello specifico, questo disegno non è solo un albero, ma il tronco è costituito da un uomo e una donna che allungano le loro radici e proiettando le loro braccia verso l’alto formando una chioma ricca di foglie.
Mi è piaciuto, mi ha dato un’impressione positiva, ottimista ed accompagnava bene ciò che volevo mandare come segnale.
Accostarsi alla tecnica delle costellazioni familiari, vuol dire riconoscere in se stessi la capacità di cambiare, le costellazioni sono una rappresentazione di una situazione mediante l’uso di rappresentati che interpretano una situazione. Di qui,si ha la possibilità di vedere in base al loro movimento le situazioni e prendere dei messaggi che possono essere un ottimo auto aiuto.
Sabina Pinato, artista del merletto, che non si limita solo alla conoscenza classica, ma ha la capacità di interpretare, analizzare e riprodurre ogni cosa, mostrando competenza e creatività, ha visto il disegno e lo ha realizzato a fuselli. Personalmente, lavoro a tombolo aquilano da 30anni, insegnandolo in Italia e all’estero e quando, Sabina, con una grandissima umiltà, mi ha fatto vedere la sua realizzazione, ho provato un’emozione profonda.
Lei era riuscita a coniugare i miei due lavori, che non sento lontani, perché sono entrambi un modo per comunicare con le persone e provare a farle stare meglio.
Ha realizzato il tutto con il punto tela con cui ha costruito la struttura base: radici, tronco, rami e grazie, all’altrettanto creatività del marito, che ha fatto le foglie in carta di riso, ha composto un’opera, che oltre al messaggio, da calore e colore, a mio giudizio, bellissima!
Non mi meraviglio che durante la manifestazione di “Bellaria”, tutti l’abbiano apprezzata.
Voglio dire grazie a Sabina per la sua arte che condivide con noi, per la sua bravura, la sua sensibilità e la sua umiltà.
Sono doti veramente rare da trovare tutte racchiuse in un’unica persona.
Grazie,grazie,grazie. (Simona Iannini)